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Il campo

Occhi belli, occhi scuri,
sguardi dolci e sguardi amari,
un frullare di bambini
all’arrivo dei pulmini.

Donne fiere e rassegnate,
vesti lunghe e colorate,
caffè turco e due risate.

Poi il silenzio nell’ascolto
e la rabbia in ogni volto,
quando arriva chi gli spiega
che ogni cosa cambierà.

Ma sul campo nella nebbia
gela il nylon ai finestrini,
cola il naso dei bambini
ma domani cambierà.

Ed il fango tutto gela,
vetri rotti e spazzatura,
vecchi cenci, rimasugli
ed il giorno che non vola
ma domani cambierà.

                      Demir Mustafà
 
Rom macedone, tipografo, con servizio
militare svolto in Croazia, emigrato in Italia
(riportato in Leonardo Piasere I rom d’Europa)
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